Analisi Percorso Liegi-Bastogne-Liegi 2022

Il Trittico delle Ardenne e il periodo delle classiche di primavera si chiude con la Liegi-Bastogne-Liegi 2022. Quarta Monumento della stagione, la Doyenne mantiene quasi inalterato il tracciato in confronto al 2021, anche se una novità importante rispetto alla scorsa edizione sarà l’assenza nei chilometri finali della Côte des Forges, tolta dal percorso a causa dei danni provocati dalle catastrofiche inondazioni che lo scorso luglio hanno colpito la zona. Nei 257,1 chilometri in programma domenica 24 aprile ci saranno comunque da affrontare dieci côte, buona parte delle quali concentrate nella seconda metà di gara, che come sempre dovrebbero rivelarsi decisive per selezionare il gruppo in vista del traguardo, dove lo scorso anno trionfò Tadej Pogacar.

Percorso Liegi-Bastogne-Liegi 2022

Liegi – Liegi (257,1 km)

A causa di alcuni lavori per la realizzazione di una tramvia, la partenza non avverrà più da Place Saint-Lambert, nel centro di Liegi, ma da Quai des Ardennes, dove la corsa si concluderà qualche ora più tardi, andando così a formare un vero e proprio anello di 257,1 chilometri. Come sempre, la prima parte di gara sarà quella più semplice, proponendo comunque poca pianura e solo qualche saliscendi non molto impegnativo, che sarà utile soprattutto alla formazione della fuga di giornata. La prima vera asperità, la Côte de la Roche-en-Ardenne (2,8 km al 6,2%), la si incontrerà quindi dopo 76,7 chilometri dal via, 25 chilometri prima del giro di boa a Bastogne.

Raggiunta e superata la cittadina belga, ci saranno un’altra sessantina di chilometri abbastanza tranquilli, interrotti solo dalla breve e impegnativa Côte de Saint-Roch (1 km all’11,2%), affrontata poco prima di raggiungere la metà gara. La corsa entrerà dunque nel vivo solamente ai -90 dalla conclusione, quando nel giro di 20 chilometri si scaleranno Côte de Mont-le-Soie (1,7 km al 7,9%), Côte de Wanne (3,6 km al 5,1%), Côte de Stockeu (1 km al 12,5%), dove si passerà a fianco della stele dedicata a Eddy Merckx, e Côte de la Haute-Levée (2,2 km al 7,5%), che inizieranno a mettere fatica nelle gambe dei corridori, molti dei quali saranno già costretti ad alzare bandiera bianca.

Difficilmente, comunque, in questa fase si muoveranno i big, ma potrebbero verificarsi attacchi da parte delle seconde linee o tentativi da parte di quelle formazioni che non hanno un vero favorito al successo finale, che potrebbero sfruttare i dieci chilometri più semplici dopo l’ultimo strappo per prendere un po’ di margine sul gruppo in vista della successiva asperità, il Col du Rosier, l’ascesa più lunga della gara con i suoi 4400 metri. Con una pendenza media del 5,9%, non è sicuramente questa la salita più impegnativa affrontata durante la giornata, ma arriverà dopo aver percorso già 200 chilometri di gara, dunque potrebbe far male a diversi corridori, soprattutto se davanti dovessero susseguirsi gli attacchi o se una squadra dovesse imporre un alto ritmo.

Dopo una dozzina di chilometri di discesa, ecco arrivare la Côte de Desnié, strappo breve (1600 metri), ma esigente (8,1% di pendenza media), introdotto nella scorsa edizione per provare a movimentare un po’ la situazione prima della mitica Côte de la Redoute, che come da tradizione costituirà un momento chiave della corsa. È lungo questi 2100 metri, all’8,9%, che si farà una prima importante selezione tra i favoriti, che arrivati in cima avranno comunque ancora 30 chilometri da percorrere prima di arrivare al traguardo. Dopo lo scollinamento, un breve tratto di falsopiano e una veloce discesa anticiperanno la Côte de Sprimont, salita non particolarmente impegnativa ma da non sottovalutare (nonostante non sia una delle côte “ufficiali” del tracciato), dove alcuni corridori potrebbero provare a rilanciare l’azione e tentare di portar via un gruppetto.

Un drappello che riuscisse a prendere un po’ di margine in questa fase potrebbe infatti risultare abbastanza pericoloso e rendere complicato l’inseguimento di ciò che resta del gruppo, mentre un attaccante solitario si troverebbe a sprecare tante energie e, nonostante la già citata assenza della Côte des Forges, non avrebbe speranze di superare incolume la terribile Côte de la Roche-aux-Faucons, ultima asperità di giornata, le cui prime rampe verranno affrontate quando la corsa sarà già entrata negli ultimi 15 chilometri. Con una pendenza media dell’11% e punte del 15%, saranno questi 1300 metri che opereranno la selezione decisiva tra i big, anche se, un chilometro dopo lo scollinamento, non sarà da sottovalutare il tratto in leggera salita di circa 2000 metri di Boncelles, dove un ulteriore rilancio potrebbe a quel punto consentire anche a un corridore solitario di lanciarsi verso l’arrivo.

Gli ultimi dieci chilometri, infatti, saranno quasi tutti in discesa, i primi cinque in maniera leggera mentre i successivi tre in maniera più decisa, dunque un attaccante solitario non dovrebbe perdere troppo terreno sugli eventuali inseguitori. Se in testa alla corsa dovesse invece esserci un drappello ristretto, sarà difficile per un corridore fare la differenza sugli altri in questa fase, mentre maggiori possibilità di anticipare lo sprint potrebbero esserci negli ultimi 2000 metri pianeggianti prima del traguardo di Liegi, che per il quarto anno di fila sarà posto in Quai des Ardennes al termine di un rettilineo di 900 metri.

Salite Liegi-Bastogne-Liegi 2022

Altimetria e Planimetria Liegi-Bastogne-Liegi 2022

Cronotabella Liegi-Bastogne-Liegi 2022

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